lunedì 4 marzo 2013

Promemoria per il nuovo che avanza...


Nell’imminenza dell’insediamento del nuovo parlamento, vogliamo ricordare a tutti gli eletti che il problema degli “esodati” non è risolto. Per gli “esodati” chiediamo la pensione e non gli ammortizzatori sociali. Ricordiamo che il problema non può essere risolto con gli ammortizzatori sociali.
 Gli ammortizzatori sociali, a costo pubblico o privato, sono già intervenuti, tra il momento in cui sono state prese le decisioni di abbandono del lavoro (il momento della firma dell’accordo di risoluzione del rapporto di lavoro o del licenziamento) e la data di pensionamento secondo le norme vigenti in quel momento. Il problema deve essere risolto semplicemente riconoscendo agli esodati il diritto alla pensione con le regole precedenti la riforma Fornero. Per tutti gli “esodati” chiediamo la certezza della salvaguardia. Ricordiamo che dal 4 dicembre 2011 ad oggi sono state promulgate 4 leggi per la salvaguardia parziale degli esodati (SalvaItalia 2011, Milleproroghe 2012, Spending Review 2 2012, Legge di Stabilità 2013), che dovranno dare il diritto alla pensione per circa 130.000 esodati, ossia solo un terzo del totale stimato di 390.000. Nonostante ciò, oggi, passati 15 mesi dalla riforma delle pensioni: rimangono ancora esclusi dalla salvaguardia ben 260.000 “esodati” non ricompresi nelle 4 leggi; la pensione con le vecchie regole non è ancora stata assicurata con certezza a nessuno di coloro che rientra nelle salvaguardie previste dalle 4 leggi; non è noto quanti e come saranno trattati gli ex lavoratori che, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare nelle salvaguardie previste dalle 4 leggi, rischiano di esserne esclusi solamente per un criterio di priorità, che li porterebbe al di fuori dei contingenti limitati stimati per ciascuna delle 4 leggi; in conseguenza di quanto sopra a partire dal primo febbraio 2013, i primi “esodati” vittime della riforma Fornero sono già senza reddito o pensione, contrariamente a quanto era stato assicurato in più occasioni da lla stessa Fornero e dal primo ministro, Monti. Chiediamo quindi che: a) venga data in tempi brevissimi certezza della data di decorrenza della pensione a tutti coloro che rientrano nelle salvaguardie previste dalle 4 leggi; b) che venga garantita la salvaguardia previdenziale con le vecchie regole a coloro che, avendo tutte le caratteristiche per rientrare nelle salvaguardie previste dalle 4 leggi, rischiano di esserne esclusi solamente per un criterio di priorità, che li porterebbe al di fuori dei contingenti limitati previsti per ciascuna delle 4 leggi emanate; c) venga inserita tra lepriorità dei programmi la definizione, in tempi rapidi, di una nuova legge che ampli i criteri per la salvaguardia per ricomprendere i 260.000 “esodati” e licenziati non salvaguardati dalle 4 leggi ad oggi varate.

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