Illustrissimo presidente della Repubblica Italiana
onorevole Giorgio Napolitano, responsabili dei partiti e dei movimenti
rappresentati in parlamento: a nome di tutti gli esodati, i disoccupati in
mobilità, i disoccupati contributori volontari, i lavoratori licenziati senza
tutele, disoccupati con 15 anni di contributi, i lavoratori in esonero dalla
pubblica amministrazione e le donne senza occupazione al 31 dicembre 2012 le
rivolgiamo un forte appello considerata la sua sensibilità verso le
problematiche sociali ed umane, affinché le misure urgenti del
nuovo futuro governo, vengano rivolte oltreché al sostegno
dell’equità, della giustizia sociale, dei cittadini bisognosi e
dell’occupazione, anche a risolvere definitivamente il dramma dei cittadini
ultracinquantenni senza lavoro da numerosi anni. Questi cittadini e le loro
famiglie rischiano l’indigenza ritrovandosi senza alcun reddito e senza la pensione,
diritto, quest’ultimo negato dalla recente riforma del sistema
previdenziale approvata dal governo Monti. Un provvedimento legislativo
che penalizza fortemente i cittadini disoccupati e prossimi alla pensione. Non
parliamo soltanto degli oltre 400.000 cosiddetti “esodati” ma anche delle
decine di migliaia di lavoratori licenziati e senza alcuna tutela o
salvaguardia che hanno visto dal 2010 al 2012 (anni nei quali si è
maggiormente acuita la crisi economica internazionale) le loro aziende chiudere
o ridurre drasticamente il personale impiegato. Molti di noi devono percepire
ancora la liquidazione mentre altri non hanno potuto usufruire di alcun
ammortizzatore sociale. Tutti si vedono negato il diritto alla pensione dalle
nuove norme previdenziali emanate dal ministro Fornero. Un provvedimento che ha
generato indicibili e dolorosissime ingiustizie sociali, non degne di un paese
che si definisca una democrazia, ed il dramma sociale che noi e le nostre
famiglie stiamo vivendo personalmente, vedendoci negato il presente e il futuro
del nostro progetto sociale. Ci rivolgiamo in questo delicato momento politico
a lei quale garante della costituzione affinché si renda promotore verso
le forze politiche che andranno a governare il paese di un provvedimento urgente
che sospenda i termini della legge di riforma del sistema previdenziale,
varata dal governo Monti, per il triennio 2013/2015, in modo che
sia risolto con immediatezza il dramma dei lavoratori senza lavoro e senza
pensione. Una sospensione che consentirebbe al parlamento di procedere alla sua
urgente modifica nei termini previsti dalla proposta di legge 5103 (condivisa
da quasi tutti i partiti) integrata delle nostre proposte presentate da tempo
ai responsabili dei partiti e movimenti oggi rappresentati in parlamento. Tale
provvedimento eliminerebbe, inoltre, le inaccettabili, inique e
discriminatorie classifiche dei meritevoli e non meritevoli della salvaguardia
da tali norme. Riteniamo, infatti, che l’unico criterio obiettivo delle
salvaguardie debba essere quello della perdita del posto di lavoro entro
il 31 dicembre 2012. Riteniamo, inoltre, che tale provvedimento, assicurando il
diritto alla pensione di cittadini ultracinquantenni, consentirebbe di dare
maggiori opportunità occupazionali ai nostri giovani.
ESODATA 53 DISPERATAMENTE BISOGNOSA DI GIUSTIZIA
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