lunedì 17 dicembre 2012

Anno più, anno meno.


Donne, uomini, cittadini, noi che vi parliamo siamo gli "esodati". L'umano gregge dei lavoratori licenziati, senza lavoro e senza pensione. Lavoratori licenziati per ristrutturazione aziendale, esubero o chiusura dell'azienda. Lavoratori che comunque, sulla base di accordi sindacali e leggi vigenti al momento della firma degli accordi, acquisivano, dopo un periodo di cassa integrazione o mobilità, il diritto alla meritata pensione. Un diritto che oggi il ministro Fornero ci sta negando, lasciando noi e le nostre famiglie nello sconforto più assoluto in mancanza di un futuro, senza lavoro e senza pensione. La politica in questi anni ha sperperato e anche rubato denaro pubblico. A noi, come ad altri, oggi presenta il conto. Ciò è civilmente inaccettabile. Da un anno stiamo lottando per i nostri diritti. Nonostante la stampa e la televisione diano per risolto il problema, ciò non è vero. Se è vero che per 130.000 lavoratori forse si prospetta una soluzione, per altri circa 250.000 il futuro rimane incerto. Chiediamo ancora a tutti, istituzioni e cittadini di sostenere la nostra lotta e che la vostra solidarietà non vi rimanga in tasca.

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