Siamo stati a Roma, a Torino, davanti all'INPS, al tribunale e in viaggio, in televisione e sulla strada, su un tram chiamato desiderio (di aver la pensione che abbiamo pagato con il nostro lavoro) abbiamo ribadito quello che è un nostro diritto indiscutibile e inalienabile. Vogliamo il rispetto per gli accordi sottoscritti: tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori in mobilità e in esodo devono andare in pensione secondo la normativa vigente al momento dell'uscita dalla aziende. Abbiamo passato le nostre "vacanze" a chiederlo ad alta voce e promettiamo ancora e sempre battaglia per trovare il nostro futuro.
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