Dalla splendida festa alla Casa del Popolo, dove si sono alternate le numerose testimonianze di chi il lavoro non ce l'ha, l'ha perso o lo sogna con le canzoni di Evasio Muraro, Michele Anelli, Paolo Ronchetti e il monologo dedicato agli "esodati" di Emilio Martinelli fino alla mozione votata dal consiglio regionale della Lombardia, la nostra primavera è stata e sarà un'incessante moltiplicarsi di iniziative per ricordare a chi sta decidendo del nostro destino che siamo sempre "esodati" in cerca di futuro, che non siamo numeri e che le nostre lotte non valgono soltanto per il giusto riconoscimento che ancora ci viene negato, ma per far valere un d/i/r/i/t/t/o.
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