giovedì 6 dicembre 2012

Lettera a una riforma mai nata...


Nel trasmettere l'ordine del giorno di solidarietà approvato all'unanimità dall'assemblea del consiglio provinciale di Lodi il 22 novembre 2012 alle istitutizioni regionali e a tutti i parlamentari eletti in Lombardia il presidente, Pietro Foroni, e il presidente dell'assemblea, Massimo Codari hanno trovato il modo di esprimersi di nuovo, accompagnado l'atto pubblico con una lettera, che per noi è ancora un momento utile per ringraziare l'amministrazione provinciale e per tutti una nuova e importante occasione per riflettere sulla nostra condizione: "Con la presente, a nome e per conto dell’amministrazione provinciale e del consiglio della provincia di Lodi, siamo a trasmettervi copia dell’ordine del giorno con cui, all’unanimità, l’assemblea di questa istituzione ha inteso manifestare la propria solidarietà agli esodati del territorio e alle loro famiglie e ha voluto porre con forza alle competenti Istituzioni dello Stato la necessità di una soluzione a un problema che rischia di travolgere centinaia di migliaia di persone in tutto il paese. Esodati: un brutto neologismo inventato per indicare una categoria di lavoratori che prima dell’ultima riforma previdenziale non esisteva neppure. Persone che hanno dovuto lasciare loro malgrado la precedente occupazione e che per farlo hanno avuto l’assicurazione di un accompagnamento alla pensione sulla base di accordi che sono stati improvvisamente disattesi dallo Stato e che ora rischiano di precipitare nella disperazione un numero di cittadini che, paradossalmente, non si è stati neppure in grado di quantificare ma che rappresentano, insieme ai loro familiari, ai mariti, alle mogli, ai loro figli e congiunti e a tutte le persone che da loro e dal loro reddito dipendono, una così forte componente della popolazione italiana tale da non poterne ancora a lungo trascurare il futuro senza creare un ennesimo dramma sociale in una situazione di crisi già così pesante per il Paese. Circa ottocento sarebbero questi lavoratori nella sola provincia di Lodi. La loro richiesta di aiuto e di sostegno non è rimasta inascoltata dalle forze politiche che sono rappresentate nel consiglio provinciale e dalla nostra amministrazione, che hanno subito condiviso, senza se e senza ma e al di là di qualsiasi colore e convinzione, la totale e piena solidarietà nei loro confronti e la necessità di invitare i propri rappresentanti in parlamento, tutti gli eletti nelle massime istituzioni dello stato e il governo a garantire un impegno concreto perché il destino dei cosiddetti esodati sia tracciato al più presto lungo una strada che restituisca loro quella garanzia di un futuro e i diritti cancellati con un colpo di spugna".

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