Nel trasmettere l'ordine del giorno di solidarietà approvato all'unanimità dall'assemblea del consiglio provinciale di Lodi il 22 novembre 2012 alle istitutizioni regionali e a tutti i parlamentari eletti in Lombardia il presidente, Pietro Foroni, e il presidente dell'assemblea, Massimo Codari hanno trovato il modo di esprimersi di nuovo, accompagnado l'atto pubblico con una lettera, che per noi è ancora un momento utile per ringraziare l'amministrazione provinciale e per tutti una nuova e importante occasione per riflettere sulla nostra condizione: "Con la presente, a nome e per conto
dell’amministrazione provinciale e del consiglio della provincia di Lodi, siamo
a trasmettervi copia dell’ordine del giorno con cui, all’unanimità, l’assemblea
di questa istituzione ha inteso manifestare la propria solidarietà agli esodati
del territorio e alle loro famiglie e ha voluto porre con forza alle competenti
Istituzioni dello Stato la necessità di una soluzione a un problema che rischia
di travolgere centinaia di migliaia di persone in tutto il paese. Esodati: un
brutto neologismo inventato per indicare una categoria di lavoratori che prima
dell’ultima riforma previdenziale non esisteva neppure. Persone che hanno
dovuto lasciare loro malgrado la precedente occupazione e che per farlo hanno
avuto l’assicurazione di un accompagnamento alla pensione sulla base di accordi
che sono stati improvvisamente disattesi dallo Stato e che ora rischiano di
precipitare nella disperazione un numero di cittadini che, paradossalmente, non
si è stati neppure in grado di quantificare ma che rappresentano, insieme ai
loro familiari, ai mariti, alle mogli, ai loro figli e congiunti e a tutte le
persone che da loro e dal loro reddito dipendono, una così forte componente
della popolazione italiana tale da non poterne ancora a lungo trascurare il
futuro senza creare un ennesimo dramma sociale in una situazione di crisi già
così pesante per il Paese. Circa ottocento sarebbero questi lavoratori nella
sola provincia di Lodi. La loro richiesta di aiuto e di sostegno non è rimasta
inascoltata dalle forze politiche che sono rappresentate nel consiglio
provinciale e dalla nostra amministrazione, che hanno subito condiviso, senza
se e senza ma e al di là di qualsiasi colore e convinzione, la totale e piena
solidarietà nei loro confronti e la necessità di invitare i propri rappresentanti
in parlamento, tutti gli eletti nelle massime istituzioni dello stato e il governo
a garantire un impegno concreto perché il destino dei cosiddetti esodati sia
tracciato al più presto lungo una strada che restituisca loro quella garanzia
di un futuro e i diritti cancellati con un colpo di spugna".
Nessun commento:
Posta un commento