I
ritmi alienanti delle moderne catene di montaggio, la folle urgenza
dei consumi e dei profitti, la superba superficialità di gadget
assemblati in condizioni lavorative aberranti e proibitive, la
disperazione di vite prosciugate nell’anonimato di fabbriche enormi
sono gli elementi che distinguono la quotidianità di milioni di
operai. Fra questi c’era anche il giovane Xu
Lizhi,
morto suicida il 30 settembre 2014 a poco più di vent’anni: le sue
poesie sono state pubblicate in Italia dall’Istituto Onorato Damen
in Mangime per le macchine,
(50 pagine, 5 euro, www.istitutoonoratodamen.it)
che verrà presentato a Zig
Zag, sabato
15 ottobre 2016, ore 17.00 con
un reading a quattro voci a cura di Katia
e Gianni Del Savio, Patrizia
Inzaghi e Carlo
Lozito con
un’accuratissima colonna sonora che prevede, tra gli altri, musiche
di Brian Eno, Tindersticks, War, Last Poets, Ibeyi e Penderecki. Come
scrive la traduttrice Annamaria Lavecchia nell’introduzione
a Mangime per
le macchine,
quella di Xu Lizhi “è purtroppo una storia vera, come quella di
tanti, di troppi, che la poesia riesce a descrivere senza artifici o
interlocuzioni inutili”. La tragica scomparsa di Xu Lizhi ha
infatti sollevato uno squarcio sulle disumane condizioni dei
nuovi schiavi della tecnologia moderna perché le sue liriche
diventano uno straziante monito e ci consegnano una poetica di forte
denuncia nei confronti di uno sfruttamento sempre più cieco e
crudele, insieme a un messaggio di ribellione tutto da cogliere e
interpretare. Tra le poesie raccolte in Mangime
per le macchine, Una
vite è caduta a terra è
un’esemplare testimonianza di una vita sacrificata per un posto di
lavoro: “In questa notte oscura di straordinario, cadendo in
verticale, tintinnando leggermente, una vite è caduta a terra. Non
attirerà l’attenzione di nessuno, proprio come l’ultima volta,
in cui in un una notte come questa, qualcuno crollò a terra”.
L’ingresso è libero e gratuito, si raccomanda la puntualità.
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