La Rete dei
comitati incontra il ministro del lavoro
Una
delegazione della Rete dei Comitati di "Esodati", Mobilitati, Contributori
Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL),“Quindicenni”,
Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati sarà ricevuta dal
ministro del lavoro Enrico Giovannini il giorno 30/9/2013 alle ore 15,45
presso la sede di Via Veneto 56 in Roma. L’incontro
fa seguito alla richiesta che da tempo la Rete ha rivolto al titolare del
dicastero del Lavoro e alle Istituzioni di aprire un confronto sul
gravissimo dramma dei cosiddetti “esodati”, cioè delle migliaia di persone (e
spesso di famiglie) rimaste senza stipendio e senza pensione proprio alla
soglia dell'età pensionabile a causa della riforma Fornero, che, nella
totale inconsapevolezza se non nello spregio delle conseguenze che si
sarebbero determinate, non ha gestito il transitorio, rendendo nei fatti
retroattiva la manovra.
La Rete dei
Comitati ha già incontrato in audizione il 16 maggio scorso la commissione
lavoro e il 13 settembre scorso le commissioni bilancio e finanze della camera
e nell’incontro di lunedì 30 ribadirà anche al ministro la propria
posizione circa le illegittimità incostituzionali e le discriminazioni
palesi che sono nella Legge e solleciterà l'adempimento dell’impegno
che il presidente del consiglio Enrico Letta, a nome suo e dell’intero
governo, ha preso solennemente in Parlamento, all’atto della richiesta di
fiducia, dichiarando: "In particolare con i lavoratori "esodati"
la comunità ha rotto un patto, e la soluzione strutturale di questo
problema è un impegno prioritario di questo governo!" e ha ribadito di recente
con le parole “Affronteremo il problema terribile degli esodati, perché lo
Stato non ha rispettato un accordo preso con loro e occorre ristabilire
un clima di fiducia nel Paese".
Chiederemo
perciò con forza che il ministro e l’intero governo invertano totalmente
la rotta nei confronti degli “esodati” sia assumendo provvedimenti
immediati sia sostenendo le soluzioni prospettate nella specifica
proposta di legge unificata della commissione lavoro della camera e
consentendo il varo della legge entro la fine dell’anno in corso.
Al fine di
smentire le dichiarazioni ai media di alcuni esponenti politici e di governo
circa la mancanza di urgenza o addirittura l'irrealtà del problema
degli "esodati", che invece concerne in maniera drammatica almeno
390.000 persone, delle quali ancora 250.000 (pari a una media città italiana)
escluse da ogni speranza di salvaguardia, la Rete aveva invitato,
tramite la piazza virtuale in tutta Italia, ad un presidio
pacifico davanti al ministero del lavoro i soggetti “esodati”.
Dopo aver
ricevuto il consenso all'incontro, mentre pervenivano migliaia di adesioni da
parte di persone colpite dal dramma, che sarebbero intervenute a proprie
spese per un presidio nei pressi della sede del dicastero, la Rete ha
appreso dalle autorità competenti che sono possibili in via Veneto soltanto
presidi di consistenza numerica di alcune decine di persone a causa della
vicinanza con l’ambasciata USA.
La Rete dei
Comitati, ha pertanto responsabilmente provveduto a contenere le adesioni,
invitando a rinunciare tanti che avrebbero voluto essere presenti. Ciascuna
delle poche decine di persone che comporranno il presidio sarà dunque
testimone non solo di se stessa ma anche di chi, pur volendo, non ha potuto
partecipare per motivi di ordine pubblico.
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