L’estate degli “esodati”
lodigiani sarà ancora una volta all’insegna dell’incertezza e dell’amarezza, ma
dal combattivo comitato lodigiano continuano ad arrivare risposte creative,
intelligenti e persino ironiche, come l’ultimo videoclip (lo si trova in rete)
in cui paragonano la loro situazione a quella degli animali domestici
abbandonati per le vacanze. Luigi Lacchini, tra i promotori del comitato degli
“esodati” lodigiani conferma l’atmosfera che emerge dal breve filmato: “In
effetti la sensazione La sensazione è quella di essere abbandonati: tutti
dicono ma nessuno compie azioni concrete. Anche l’intervento del presidente del
consiglio, che ha sempre considerato una priorità la questione degli esodati, è
rimasto sulla carta e la soluzione definitiva, complessiva, per tutti, è ben
lontana”. Al confronto con le istituzioni e con i complessi iter burocratici ed
economici per vedersi riconoscere un diritto acquisito con anni e anni di
lavoro e di contributi, il comitato degli “esodati” di Lodi si è distinto per
aver affiancato un’esperienza culturale di storicizzazione, di formazione e
anche di intrattenimento. Nel corso di più di un anno sono stati organizzati
mostre, rassegne, concerti, interventi e rappresentazioni assortite, sfruttando
un po’ tutti gli strumenti artistici e multimediali. Un lavoro importantissimo
che Luigi Lacchini racconta così: “Prima di tutto è stato fondamentale perché
abbiamo sentito la solidarietà, concreta, nei gesti, di persone che, pur non
vivendo la nostra drammatica situazione, ci sono state vicine fin dall’inizio.
Poi è stato essenziale cercare una strada diversa perché abbiamo bisogno di
tenere molto alta l’attenzione sulle enormi difficoltà che vivono le famiglie”.
La partecipazione è stata singolare e particolare, e ogni “esodato” ha trovato
modo di esprimersi e di confrontarsi, come ricorda anche Marco Magri, altro
esponente del comitato lodigiano: “E’ stato anche un lavoro di informazione e
di formazione rispetto alle leggi e alla burocrazia: alcuni di noi ormai sono
preparatissimi nell’affrontare tutti i complicati passaggi della previdenza e
dell’assistenza. Hanno studiato tutti i cavilli, sanno come affrontarli e ci
sono di grande aiuto. Così come abbiamo imparato a usare la rete, selezionando le informazioni, dando
solo le indicazioni corrette e verificate”. L’estate non passerà invano perché
il comitato “esodati” di Lodi ha ancora idee da sfoderare, come conferma Luigi
Lacchini: “Nel prossimo autunno riproporremo lo spettacolo di Emilio
Martinelli, un bravissimo attore che ci ha dedicato un intero monologo e tra i
nostri progetti c’è quello di fare un film. Abbiamo la disponibilità di un
regista come Daniele Segre, che è stato nostro ospite l’anno scorso e che ha
preso a cuore la nostra condizione. Certo, le idee non ci mancano, avremmo
bisogno di qualche risorsa in più”. (fonte: Il Cittadino, martedì 13 agosto 2013).
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