venerdì 12 aprile 2013

Il nostro lavoro per resistere.






E' stata Isabella Ottobelli, presidente della Casa del Popolo a sintonizzare subito la conferenza stampa di presentazione di Il lavoro (chi l’ha perso, chi non lo trova), manifestazione con cui ancora una volta vogliamo superare le immediate contingenze della nostra dimensione surreale e ingiusta di "esodati" e affrontare il tema del lavoro in tutte le sue deformazioni. "E' un modo di resistere" ha detto Isabella Ottobelli ricordando che è nella natura stessa della Casa del Popolo provare a dare risposte concrete all'esigenza di socialità, solidarietà, ripensamento critico. Tema ripreso e riproposto da Rosario Comizzoli che partendo dall'idea della Casa del Popolo come di "un luogo di lotta" ha fatto notare che il programma di Il lavoro (chi l’ha perso, chi non lo trova) si muove “dentro le ferite del territorio”, cercando di riannodare legami e destini. Dal canto nostro con Luigi (Lacchini) e Vincenzo (Gnasso) abbiamo ricordato i tratti salienti di quello che sarà Il lavoro (chi l’ha perso, chi non lo trova), con le letture delle testimonianze, i videoclip, il monologo di Emilio Martinelli dedicato proprio all'esperienza degli "esodati" (in anteprima assoluta) e il concerto conclusivo di Michele Anelli, musicista che al mondo del lavoro e della Resistenza ha dedicato un'ampia parte della sua storia (compreso, non ultimo, il recente libro, Radio Libertà, VoloLibero Edizioni) e poi di Evasio Muraro, ormai parte integrante del comitato "esodati" di Lodi. Sarà la sua La fabbrica in silenzio la sigla ad aprire Il lavoro (chi l’ha perso, chi non lo trova) che poi vogliamo si concluda in modo conviviale, magari con un raggio di sole di "questa primavera che tarda ad arrivare". Siamo, saremo numerosi!

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