lunedì 11 giugno 2012

Non siamo qui per le caramelle (8)



Ciao a tutti, mi chiamo Giuseppe e, a quanto pare, sono un cosiddetto “esodato”. Il motivo per cui sono in questa situazione è da attribuire alla multinazionale Unilever di Casalpusterlengo che mi ha licenziato per la chiusura del reparto in cui lavoravo come operaio. Nell’aprile 2009, infatti, l’azienda ha effettuato quella che i grandi manager chiamano “ristrutturazione”, trasferendo la produzione all’estero. Per me il lavoro, oltre ad essere un dovere era anche motivo di orgoglio. Vorrei ricordare inoltre che la costituzione della nostra repubblica è fondata sul lavoro, diritto che mi è stato negato, così come a tanti altri. Ora, mi è stato negato un altro diritto: quello alla pensione. Infatti nel gennaio 2010 ho firmato un accordo nel quale si stabiliva che con il termine della mobilità avrei agganciato la pensione maturando 40 anni di lavoro. Ciò sarebbe dovuto accadere alla fine del 2012, ma vista la manovra sulle pensioni del ministro Fornero io ad oggi non so cosa ne sarà del mio futuro. Io ho 55 anni: sono troppo vecchio per lavorare ma troppo giovane per andare in pensione (nonostante abbia iniziato a 15 anni). Questo è un governo che, oltre a non ascoltare i cittadini, non rispetta nemmeno gli accordi firmati prima del suo arrivo in parlamento. È anche un governo che dice di pensare alla crescita del paese, ma lo fa in un modo un po’ bizzarro: mettendo sul lastrico milioni di famiglie! Vi ringrazio per l’attenzione augurandovi di non trovarvi mai nella mia situazione.

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