martedì 23 dicembre 2014

Un anno, una parola: solidarietà.



Esodati.... Qualcuno a volte si chiede chi siamo, cosa vogliamo, cosa significa la parola esodatoEsodato significa che improvvisamente, dopo tanti anni di lavoro, ci hanno estromesso dalle aziende in cui abbiamo lavorato con la falsa promessa della pensione, che peraltro ci siamo guadagnati. Siamo di colpo passati da una condizione di sicurezza e benessere ad una condizione di totale incertezza, senza un futuro, almeno in parte definito. È comparsa una forte sensazione di smarrimento ed incredulità, la mancanza di prospettiva che con anni di lavoro abbiamo accuratamente evitato. Quasi nessuno di noi avrebbe mai pensato che una tale incertezza potesse accadere: in fondo, che male avevamo fatto? La similitudine con popolazioni che fuggono dal loro paese potrà sembrare sproporzionata, ma ci accomuna il senso di smarrimento e la mancanza di tutto quello abbiamo sognato e sperato. Ricordo che tempo fa avevo raccontato ad una signora anziana, di nome Santina, come mi sentivo e le parole di questa piccola ma forte donna mi hanno forse inconsciamente aiutato ad aiutarmi... Mi disse: "Non preoccuparti, confida nella divina provvidenza". Al momento pensai fossero parole dette per consolarmi ma dopo qualche anno penso che un pizzico di provvidenza forse mi ha sfiorato. Un articolo sul giornale locale mi ha avvicinato al comitato esodati, ho iniziato a frequentare un gruppo eterogeneo di persone subito accoglienti e solidali e sinceramente ero incredula. Oltre all'aiuto tecnico dato ad ognuno di noi, la forza di questo gruppo è la solidarietà e la condivisione del problema, con serietà e forza, unità all'aiuto di persone già pensionate che da sempre ci stanno vicino perché comprendono l'ingiustizia che stiamo subendo. Penso che la chiave di tutto sia la continua ricerca in se stessi di essere utili al prossimo con umiltà e partecipazione. Il comitato di Lodi cerca di applicare in ogni occasione questo semplice ma importante principio. Stasera siamo qui con voi, per dimostrare solidarietà e condivisione, per dirvi che non si deve mai perdere la speranza e pensare che la nostra condizione negativa duri tutta la vita. Alziamo lo sguardo verso una nuova prospettiva, con coraggio. (Raffaella)

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